I Gasometri, oggi, sono monumenti di archeologia industriale.
In passato, i gasometri venivano utilizzati per accumulare il gas, prodotto
prima per gassificazione del carbone e, successivamente, tramite cracking del
petrolio. Tale gas veniva utilizzato sia per usi domestici, sia per l'illuminazione
pubblica delle città. A Torino, nel 1837, le tre compagnie di illuminazione e gas si unificarono nella "Società Italiana per il Gaz" con sede produttiva in borgo Vanchiglia, tra i campi coltivati intorno alla Dora, collegata a corso Santa Barbara oggi Corso Regina Margherita.
Gasometri Vanchiglia |
Nel 1862 viene costruito a Torino, nel quartiere Vanchiglia, lo stabilimento della
Società Consumatori Gas-Luce chiamata "Officina del gas in Vanchiglia":
l'area ha pianta rettangolare e contiene forni, sala di depurazione e
tre gasometri. Dal 1885, l'area viene ampliata e fornita di palazzo della
direzione e palazine di uffici.
Nel 1925 la Società Consumatori Gas-Luce si fonde
con Italgas dando vita alla Società Torinese per l'Industria del Gas e
dell'Elettricità, STIGE.
Il "gas di città" ed i gasometri hanno perso il
loro ruolo a causa della diffusione del gas metano.