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Cimitero degli impiccati - porticato interno |
Cimitero degli impiccati - frontone esterno |
Dei due cimiteri gemelli costruiti a Torino in tale data,
ne resta oggi solo uno: San Pietro in Vincoli.
L'architettura di questo cimitero è settecentesca, con
uno spazio centrale adibito ad ossario, dei pozzi per i corpi senza bara, le
cripte delle famiglie nobili e abbienti, disposte lungo i portici.
"il cimitero degli impiccati" |
Contemporaneamente un'area circostante, ma fuori dalle
mura consacrate del cimitero, venne adibita alle sepolture dei suicidi, dei non
battezzati e dei giustiziati che, in quel periodo erano uccisi mediante
impiccagione nella vicina piazza, detta ancor oggi "la Forca".
Proprio per questo si prese l'abitudine di chiamare il
cimitero "camposanto degli impiccati".
"camposanto degli impiccati" |
A rendere ancora più lugubre San Pietro in Vincoli,
contribuì la disposizione regia che permetteva l’utilizzo dei cadaveri dei
condannati per le lezioni di anatomia degli studenti della medico-chirurgia
dell'epoca.
"il cimitero degli impiccati" |
Dal 1988 il Comune di Torino ha effettuato un radicale restauro
ed oggi lo splendido cortile porticato è utilizzato per manifestazioni all'aperto
mentre lo spazio interno era la sede della Biblioteca del Museo del Cinema "Gromo".